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[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row dfd_row_config=”full_width_content_paddings”][vc_column width=”1/2″][vc_column_text css_animation=”left-to-right”] [/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]La comunità ebraica di Firenze è molto antica. Non si conoscono tuttavia notizie certe e documentate sui luoghi di culto fino all’istituzione della prima sinagoga di rito italiano nel ghetto (1572). Tuttavia una sinagoga è sicuramente esistita presso la zona dove abitavano famiglie ebree nel medioevo e nel primo Rinascimento, cioè in Oltrarno attorno all’attuale Borgo San Jacopo. Probabilmente la prima Sinagoga era situata in quella che si chiamava “via dei Giudei”, cioè l’attuale via dei Ramaglianti (cfr. ex-sinagoga di via de’ Ramaglianti). Nel ghetto esistevano due sinagoghe, una di rito italiano (la prima ad essere fondata) e una di rito sefardita. Le due sinagoghe del ghetto cessarono di funzionare nel 1848 con la chiusura del ghetto stesso (che fu completamente demolito a fine Ottocento) e i loro arredi furono trasferiti in due oratori in via delle Oche, che con l’apertura della nuova Sinagoga monumentale vennero dedicati rispettivamente al rito italiano e a quello askenazita. La loro attività cessò soltanto nel Novecento. Prima della seconda guerra mondiale venne chiuso l’oratorio di rito italiano e nel 1962 quello di rito askenazita. I loro arredi furono trasferiti in Israele, rispettivamente alla sinagoga Jad Haghiborim a Ramat Gan e alla Jeshivah Kerem be-Javne, dove si trovano tuttora. A ricordo dei due oratori resta oggi a Firenze solo una lapide sulla parete esterna dell’edificio. Prenota hotel in centro a Firenze
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][ultimate_spacer height=”40″ height_on_tabs=”20″ height_on_mob=”20″][/vc_column][/vc_row]SINAGOGA DI FIRENZE
La comunità ebraica di Firenze è molto antica. Non si conoscono tuttavia notizie certe e documentate sui luoghi di culto fino all’istituzione della prima sinagoga di rito italiano nel ghetto (1572). Tuttavia una sinagoga è sicuramente esistita presso la zona dove abitavano famiglie ebree nel medioevo e nel primo Rinascimento, cioè in Oltrarno attorno all’attuale Borgo San Jacopo. Probabilmente la prima Sinagoga era situata in quella che si chiamava “via dei Giudei”, cioè l’attuale via dei Ramaglianti (cfr. ex-sinagoga di via de’ Ramaglianti). Nel ghetto esistevano due sinagoghe, una di rito italiano (la prima ad essere fondata) e una di rito sefardita. Le due sinagoghe del ghetto cessarono di funzionare nel 1848 con la chiusura del ghetto stesso (che fu completamente demolito a fine Ottocento) e i loro arredi furono trasferiti in due oratori in via delle Oche, che con l’apertura della nuova Sinagoga monumentale vennero dedicati rispettivamente al rito italiano e a quello askenazita. La loro attività cessò soltanto nel Novecento. Prima della seconda guerra mondiale venne chiuso l’oratorio di rito italiano e nel 1962 quello di rito askenazita. I loro arredi furono trasferiti in Israele, rispettivamente alla sinagoga Jad Haghiborim a Ramat Gan e alla Jeshivah Kerem be-Javne, dove si trovano tuttora. A ricordo dei due oratori resta oggi a Firenze solo una lapide sulla parete esterna dell’edificio. P